PRODOTTI ITALIANI SELEZIONATI E SERVIZI DI QUALITÀ
  • Home
  • Blog
  • Eventi
  • MILANO DESIGN WEEK 2021: “28 POSTI” PRESENTA SOCIAL WARMING

MILANO DESIGN WEEK 2021: “28 POSTI” PRESENTA SOCIAL WARMING

 
 
28_posti_social_warming-4_w.jpg
28_posti_social_warming-2_w.jpg 
28_posti_social_warming-5_w.jpg
28_posti_social_warming-6_w.jpg
28_posti_social_warming-1_w.jpg

Un progetto del food designer Martí Guixé e dello Chef Marco Ambrosino realizzato in collaborazione con la Scuola Politecnica di Design SPD di Milano

Milano, 26 luglio 2021 - In occasione della Design Week 2021 il ristorante “28 Posti” rinnova l’invito a un designer della scena internazionale a realizzare un menù a 4 mani con lo Chef Marco Ambrosino.

Con il food designer spagnolo Martí Guixé lo Chef Ambrosino progetta una cena-manifesto in cui sia gli oggetti che il menù rielaborano in chiave simbolica i concetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale, dimostrando come attraverso un modello di ristorazione sostenibile sia possibile contribuire positivamente alla lotta allo spreco alimentare e incidere con messaggi concreti sulla possibilità di cambiare le abitudini dei consumatori. Piccoli cambiamenti che, se considerati su scala globale, possono avere un enorme effetto sulla riduzione dell’impatto ambientale causato dal consumo alimentare umano.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con gli studenti del Master in Food Design and Innovation della Scuola Politecnica di Design SPD, i quali, coordinati dal designer e dallo Chef, sono stati invitati a partecipare a una call progettuale legata al tema della cena e ai concetti portati sulla tavola del “28 Posti”, sviluppando i principi di IDENTITA' - EQUILIBRIO - TRASPARENZA - INCONTRO-  ORIGINE - che si ritrovano nel menù creato per la Design Week.

Da questa esperienza didattica hanno preso forma 3 oggetti progettati con gli studenti, che accompagnano gli altri 4 oggetti progettati da Martí Guixé. 
Oggetti politici o “speaking object” - come li ha definiti il designer - che hanno il compito di comunicare un messaggio legato ai temi della cena e raccontare la filosofia di “28 Posti”, senza mai essere troppo diretti, ma trovando sempre il giusto grado di astrazione e ironia.

Per le ricette, Marco Ambrosino, in perfetto stile “28 Posti”, sviluppa le tematiche affrontate dalla sua cucina e realizza i suoi piatti con prodotti a basso impatto ambientale, selezionando produttori rispettosi degli ecosistemi e della biodiversità e utilizzando ingredienti attenti ai bisogni locali e alla valorizzazione del territorio.
Il cibo viene letto e interpretato come un incontro tra le diverse culture del Mediterraneo a voler sfatare il mito dell'italianità derivante da cibi e tradizioni considerati nazionali, ma che in realtà arrivano da altri Paesi, africani e arabi.

Lo scarto e, in generale, il pensiero su come esso possa essere valorizzato (ad esempio attraverso l’utilizzo di bucce, lische, pelle) è un altro dei temi ricorrenti del menù, così come l’attenzione all’utilizzo di piante che nutrono e non sfruttano i terreni. 
Infine, un altro tema caro allo Chef Ambrosino è la sperimentazione sulla fermentazione e in generale sulle tecniche di conservazione e trasformazione del cibo.

Un menù quindi che invita i commensali a riflettere su come si può utilizzare quello che avanza, per quanto tempo si può consumare e chi o cosa stabilisce che non può più essere consumato.

Gli oggetti di Martí Guixé: 

• HAND OF THE FARMER
Una mano realizzata in ceramica, contenente i semi utilizzati nel piatto dello chef, rappresenta la scelta di produttori e filiere alimentari sostenibili.

• MEDITERRANEO
Una mappa del Mar Mediterraneo rappresenta il bacino di culture vicine e lontane che possiamo attraversare grazie ai piatti del “28 Posti”.

• COMMUNICATOR
Un cono su cui troviamo appesi dei messaggi per gli avventori del ristorante che riportano i temi in discussione.

• CHROMABALL
Una palla di legno che contiene tutti i colori degli ingredienti del piatto che accompagna, in cui il nero rappresenta la percentuale di quello che sarà scartato, il meno possibile. 

I progetti degli studenti del Master in Food Design And Innovation della Scuola Politecnica di Design:

• #SOCIAL WARMING 
Un oggetto in legno che ogni commensale impugna come un totem in segno di adesione al progetto Social Warming. Afferrando l’oggetto, la scritta Social Warming in rilievo sulla sua superficie si trasferisce alla mano degli ospiti e ricorda loro il significato di “riscaldamento sociale”: la consapevolezza del potere dei gesti individuali e l’invito a stare insieme per raggiungere obiettivi comuni.

• TRUST THE PROCESS 
Un doppio bottone che invita gli ospiti a rimanere immobili o decidere di partecipare al cambiamento. Si tratta di una scatola composta da due pulsanti con icone che rappresentano la cecità e la vista. Mangiando ciò che viene presentato sul pulsante, si interiorizza il suo messaggio, che ci invita a chiudere un occhio su quanto succede nel mondo o ad aprire gli occhi riflettendo su ciò che ci circonda.

• 10%
Due sfere in vetro simboleggiano l’importanza del risparmio d’acqua derivante dalla dieta mediterranea, il 10% più sostenibile di una dieta normale. La sfera blu, che costituisce il 10% della sfera di vetro, indica la quantità di acqua risparmiata per la produzione di ingredienti in agricoltura e zootecnica.

La cena sarà accompagnata da un libro edito da Corraini, una sorta di estensione del menù, in cui la grafica e i disegni di Martí Guixé e Marco Ambrosino andranno ad approfondire i concetti del progetto.

“La maggior parte delle volte – dichiara il designer spagnolo - il menù di un ristorante appare come una sequenza di piatti che configurano un messaggio di piacere al palato, ma non rende leggibile la complessità del pensiero richiesto per la sua produzione: la scelta dei prodotti, la loro origine, la decisione “politica” che sta dietro l’impiego di questi prodotti, la loro gestione e il processo di trasporto, il concetto di sostenibilità.
Social Warming sarà un menù gastronomico progettato con una logica che permetta di gustare e godere al massimo di trame, odori e sapori, ma nello stesso tempo sarà il progetto di un menù che vuole consapevolmente generare una presa di posizione in chi andrà a fruirne, a volte sottilmente suggerita nel menù stesso, a volte libera.
Il Social Warning Meal è un menù parallelo, non commestibile e fatto di oggetti progettati, che comunica talvolta in modo subliminale, talvolta in modo più diretto l'atteggiamento incorporato nel cibo. Con questo menù il piacere gastronomico dei sensi si estende alla logica della ragione. Oggetti amichevoli e divertenti suggeriscono gesti complicati e pensieri profondi, offrendo un'esperienza completa che va dal piano visivo a quello sensoriale e logico. Il Social Warning Meal è un menù degustazione che si combina con l'attivismo gastronomico”.

Social Warming è un’esperienza che il pubblico potrà vivere in prima persona dal 3 al 12 settembre prossimi, prenotando a cena, con possibilità di scelta tra diversi menù di 28 Posti (6-8-10 portate). 

Ti serve aiuto?
Scopri la nostra rete