PLASTICA MONOUSO AL BANDO DAL 3 LUGLIO.
Entrata in vigore la nuova direttiva UE che mette al bando gli oggetti in plastica usa e getta, ma nasce il contenzioso.
Con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento ambientale, in particolare dei mari e dei fiumi, l’Unione Europea ha vietato l’utilizzo di oggetti in plastica con una nuova direttiva entrata in vigore in tutti gli stati membri a partire da sabato 3 luglio 2021. La lista degli articoli che non potranno più essere immessi nel mercato include molti oggetti di uso comune e particolarmente usati nel settore Ho.re.ca.: forchette, coltelli, cucchiai, bacchette, piatti, cannucce, tazze e contenitori per alimenti e bevande realizzati in polistirene espanso. Tutti materiali il cui consumo è aumentato, in particolare durante il lungo lockdown.
Ma cosa cambierà nel settore alimentare? Per capire come siamo arrivati qui, è necessario entrare nei dettagli dei regolamenti che nel tempo si sono succeduti per i materiali destinati al contatto con gli alimenti MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti).
Il primo Regolamento Quadro del 2004 definisce che tutti questi materiali non devono introdurre rischi per il consumatore né modificare le caratteristiche organolettiche degli alimenti. La successiva direttiva del 2006 definiva invece le “buone pratiche di fabbricazione”, ovvero tutte le azioni che mantengono la conformità dei Moca, in tutte le fasi di lavorazione – dalla produzione alla distribuzione, fino all’uso finale, oltre a 5 regolamenti specifici, relativi a cellulosa rigenerata, ceramiche, materiali attivi e intelligenti, plastica riciclata, oggetti in plastica e dedicati ad alcune sostanze di partenza per la produzione di Moca. Altri materiali, come carta e cartone, stati lasciati alla discrezione degli Stati membri. Il Regolamento sulle plastiche del 2011 e successivi emendamenti e linee guida, fino alla legge di delegazione europea 2019-2020, è ad oggi il più completo, e definisce i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentare. L’Italia non solo ha recepito la Direttiva 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, ma si è spinta anche oltre alle misure già previste nel testo UE.
Su questa Direttiva nel contempo è nato però un contenzioso tra l'Italia e la Commissione europea: viene contestato dall’Italia il fatto di aver inserito fra gli oggetti monouso vietati anche quelli in plastica compostabile e gli imballaggi in carta plastificata con contenuto di polimero inferiore al 10%, la cui produzione riveste un ruolo molto importante per l'industria italiana. Mentre per la carta plastificata la contestazione sembra accolta e tutto dovrebbe essere risolto nel breve, per la plastica compostabile la Commissione europea ha annunciato un rinvio della decisione alla prossima revisione.